Mindfulness

La Mindfulness parla di te e della tua vita. Riguarda la tua mente, il tuo corpo e come tu possa effettivamente imparare ad essere in una relazione più saggia con entrambi, con te stesso, con il mondo, con la vita. Questo non è facile! Sospendere ciò che si ha da fare per un istante, provare a chiudere gli occhi in una posizione stabile e flessibile, comoda e dignitosa, provare a portare l’attenzione al respiro, osservarlo, non pensarlo, non modificarlo ma stare con esso nella misura in cui è possibile in questo momento, ora. Niente di più, niente di meno, niente di diverso da quello che c’è nel qui e ora. Inspirare ed Espirare, semplicemente Respirare. Questa è un’esperienza di Mindfulness. “In parole semplici, la Mindfulness è essere consapevoli momento per momento in modo non giudicante. E’ coltivata rivolgendo di proposito la propria attenzione a cose che di solito ignoriamo. E’ un approccio sistematico allo sviluppo di nuove modalità di agire, di controllare, di essere saggi nelle nostre vite, basate sulla nostra capacità interiore di prestare attenzione e sulla consapevolezza, l’insight e la compassione che, portando l’attenzione con specifiche modalità, emergono naturalmente”.

La Mindfulness ti permette di abbracciare e abitare pienamente la vita, fatta di attimi, così questo momento, come quello appena trascorso sono i momenti della tua vita e quello che tu puoi fare è scegliere di viverli totalmente. Puoi imparare a vivere la tua vita per non perdere nemmeno un attimo, in quanto è quello che hai di più prezioso. La Mindfulness ci aiuta a capire come tendiamo ad essere trasportati da tutto ciò che definiamo essere urgente, tutte quelle cose che ci ritroviamo da fare che aggiungiamo a una lista che si amplifica sempre di più, generando una tensione permanente ed una cronicità all’agire veloce, fare più cose contemporaneamente, facendoci sentire illusoriamente bravi o, forse, perfetti. In questo modo, alla base, coltiviamo uno stato di ansia, di distrazione alla vita senza nemmeno saperlo, vederlo ma incoraggiati dalla nostra lista, dalla nostra pretesa di perfezione e dal nostro tentativo di essere inattaccabili. In questo modo, creiamo quello che è chiamato “pilota automatico”. Siamo noi a vivere? Siamo noi a scegliere? La risposta è No! Il tutto avviene automaticamente, facendoci rimanere come degli ascoltatori passivi in un’orchestra diretta da altri. Il risultato? Perdiamo il contatto e la relazione con noi e con gli altri; questo lo recuperiamo con la Minduflness che ci dona la ripresa di una presenza mentale in ogni cosa che facciamo, pensiamo, sentiamo. La Mindfulness ci aiuta ad fronteggiare la vita, ci aiuta a potenziare un atteggiamento calmo, consapevole e cosciente di ciò che sta accadendo per sapere consapevolmente cosa fare, dove andare o, forse, sapere che non c’è niente da fare. Tutto questo diventa più complicato quando ci si trova a dover fronteggiare condizioni mediche importanti, dolore cronico, alti livelli di stress e “la Mindfulness è ora tra i più rilevanti, fidati ed efficaci strumenti per rinforzare la nostra salute, il nostro benessere e forse la nostra reale integrità.”

La Mindfulness è sostanzialmente attenzione, è un modo di osservare in profondità, dentro sé stessi con un atteggiamento di autoindagine e autocomprensione. È questo che rende possibile che essa venga appresa e praticata, si fonda sull’esperienza diretta, alla quale prestiamo un’attenzione focalizzata.

Semplicemente, con la pratica, riportiamo la consapevolezza verso l’oggetto della nostra attenzione, sia esso il respiro, siano le piante dei piedi che toccano il terreno, oppure i suoni della stanza, della natura, in questo modo si rafforza la capacità di focalizzarsi. La pratica, quindi, altro non è che l’esperienza diretta che diviene un forte mezzo di autocomprensione e di auto guarigione attimo dopo attimo, respiro dopo respiro. Non è un punto d’arrivo, non sono obiettivi da raggiungere, traguardi da tagliare ma è il creare “un’isola dell’essere in un mare del fare, in cui le nostre vite sono costantemente immerse, un lasso di tempo in cui qualsiasi cosa stiamo facendo si ferma. Imparando a sospendere tutto ciò che stai facendo si passa alla modalità dell’essere, dedicando tempo a te stesso, rallentando, nutrendo la calma e l’accettazione di sé. Si impara ad osservare ciò che la mente pensa momento per momento, osservando i tuoi pensieri e lasciandoli scorrere senza farti guidare da loro.”

Dott.ssa Vanessa Lamberti

 

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